martedì 28 settembre 2010

Sono solo canzonette - prologo



Amo la musica.
L'ho sempre amata.

I miei ricordi cominciano con la musica, le prime immagini che si stagliano nitide nella mia memoria sono quelle di un giradischi Penny arancio con il quale suonavo i 45 giri di mamma e papà per ore.
Per giorni.

Ascoltavo tutto, o meglio, tutto quello che la discoteca casalinga poteva offrirmi.

Devo ammettere che a volte era musica davvero orribile.

Per onestà, devo anche ammettere che spesso quelle canzoni sgangherate sono meglio rispetto a quelle che le mie povere orecchie sono costrette a sentire oggi.

Come siamo diventati poveri.

Come non siamo più curiosi.

La zona in cui vivo non concede spazio alle differenze in genere, men che meno offre aperture alle diversità musicali.
Negli anni, mi è capitato spesso di frequentare alcuni locali tra Bergamo e Brescia dove tanti coraggiosi artisti, gruppi, poeti e megalomani si sono alternati per proporre la loro musica fiera ed indipendente.
Ho conosciuto tanti gruppi, tante persone del “circuito” (che non c'è).

Mi è capitato di rimanere piacevolmente sorpreso.

Ora non più.

Dopo tanto tempo e tanta frequentazione, mi sono sorte delle domande e anche alcune considerazioni sulla scena musicale di questo fazzoletto di terra racchiuso tra una B(G) ed una (B)S.

Te le offro volentieri, se vorrai perdere qualche minuto ogni tanto per leggerle.

La carrozza sta per partire, confido nella tua curiosità, nella tua pazienza e in tanta sacrosanta ironia.

Perchè, dopotutto, sono solo canzonette.